Scontri in piazza Libertà: una gestione fallimentare e pericolosa dell’ordine pubblico

Gli scontri avvenuti in piazza della Libertà sabato 24 ottobre erano prevedibili ed evidenziano il grave fallimento nella gestione dell’ordine pubblico in tutta la vicenda. Così come molti altri enti ed associazioni, anche ICS aveva inutilmente ribadito che la manifestazione, in quella piazza, non andava autorizzata. Sotto la regia di “Son Giusto” – mera sigla che appare sempre più solo un prestanome e un collettore di vari gruppi neofascisiti e neonazisti, anche estranei al territorio – era infatti evidente la presenza di un disegno finalizzato a creare disordini.

ICS ricorda che il diritto, costituzionalmente garantito, a manifestare liberamente le proprie posizioni politiche non può legittimare eventi pubblici che dichiaratamente inneggiano al fascismo, al nazismo e alla violenza razziale. Anche sotto tale profilo, essendo note le posizioni estremiste dei gruppi aderenti, e trattandosi della terza manifestazione d’odio avvenuta in pochi mesi, la stessa avrebbe potuto essere vietata in ogni luogo della città.

Anche la nervosa gestione della piazza da parte della pubblica sicurezza suscita seri dubbi, alla luce delle prime ricostruzioni video e testimonianze nelle quali si vede la polizia effettuare una carica – indubbiamente non necessaria – nei confronti di quei cittadini che, pur non autorizzati, ma comprensibilmente sdegnati dall’intera vicenda, si sono comunque presentati in piazza.

La gestione dell’ordine pubblico a Trieste non può continuare in questo modo, segnata da un’incapacità di gestione e, soprattutto, da una larga acquiescenza nei confronti di movimenti di estrema destra che agiscono fomentando odio e violenza, in disprezzo dei valori costituzionali.

Clicca qui per vedere il video realizzato da Linea d’Ombra sulla vicenda.

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