Migranti a Trieste: trasferimenti tardivi e persone ancora in strada

Il 1° ottobre a Trieste non c’è stato alcuno sgombero di migranti dall’area del Porto Vecchio, ma un tardivo trasferimento di circa 150 richiedenti asilo, effettuato direttamente dalla strada. L’operazione conferma quanto ICS denuncia da tempo alle autorità competenti: decine di richiedenti asilo – tra cui famiglie – sono costrette a vivere abbandonate per settimane in condizioni indegne, senza alcuna accoglienza. Una situazione che si ripete ciclicamente e che testimonia la grave disfunzione del sistema ordinario di prima accoglienza e dei trasferimenti, da anni inefficiente e sottodimensionato.

Il trasferimento del 1° ottobre, pur positivo per chi ha finalmente trovato una collocazione, non risolve il problema: diverse decine di persone continuano infatti a dormire in strada. Queste operazioni tampone non risolvono nulla, perché già dal giorno successivo i problemi si ripresentano identici.

È urgente pertanto intervenire in modo strutturale: serve un sistema ordinario di prima accoglienza con numeri adeguati, capace di rispondere a flussi modesti ma costanti, come richiesto dalle normative e dalla giurisprudenza europea, che garantiscono il diritto all’accoglienza dal momento stesso della richiesta d’asilo.









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